E stiamo parlando soprattutto degli appartenenti alle classi più elevate della società: nel mondo antico combattevano soprattutto i cittadini più abbienti, coloro che potevano pagarsi un’armatura, nel Medio Evo soltanto i nobili potevano addestrarsi per diventare cavalieri e in epoche più recenti soltanto i ricchi potevano pagarsi le lezioni di scherma. Solo la contemporaneità ha reso non necessarie certe competenze che, per secoli e secoli, servivano a un fine piuttosto importante: salvarsi la vita. Che senso ha oggi voler imparare a combattere? Il libro di Federico Tisi non è un manuale tecnico, non si inserisce nell’infinita bibliografia della manualistica marziale.
Questo scritto affascinante e sapienziale è tutta un’altra cosa. È un testo che ci insegna che cosa significa provare paura e come si gestiscono, come si controllano le tensioni, le ansie, l’angoscia di doversi confrontare con un altro essere umano che vuole aggredirci. Che cos’è l’aggressività? Che cos’è la violenza? Come ci si confronta con le pulsioni più istintive? È uno scritto che ci mostra come aver il controllo sul nostro corpo e, eventualmente, su quello di un altro, è una lettura che ci apre ai segreti di un mondo per certi versi inquietante, ma che ha radice profonde nel nostro essere più ancestrale. Un libro che smitizza molti luoghi comuni sulle arti marziali e sugli sport da combattimento, un’opera che ha pochi equivalenti nella bibliografia su questo tema, perché non è un manuale tecnico, ma un testo sapienziale, un libro importante per capire qualcosa di noi stessi con la quale o non ci siamo mai confrontati o lo abbiamo fatto in maniera sbagliata.
Questo è il testo che trovate nella stragrande maggioranza dei casi quando scrivete nel motore di ricerca “LA FORZA TRANQUILLA”.
Siamo oggettivamente arrivati ad un altro immenso traguardo per il Jiu-Jitsu, anche se il libro non è un libro di Jiu-Jitsu ma un vero e proprio manuale, per chi chi vorrebbe approcciarsi agli sport da comattimento e magari scopre che fra questi esiste anche la nostra amata arte marziale.
Fino ad oggi è stato difficile, trovare dei testi in Italiano che parlassero di Jiu-Jitsu, oggi addirittura ne abbiamo uno da comprare in libreria. I risultati di questa opera e dell’impegno del M. Federico Tisi, saranno tangibili nei prossimi anni. La community del BJJ sta sgomitando devvero molto per farsi conoscere e i riconoscimenti non tarderanno ad arrivare. Personalmete, trovo devvero “buffo” leggere questo libro e ritrovarmi inconsciamente, a immaginare la stessa timbrica di voce di Fede, addirittura ricondando le smorfie, le facce e la posizione della sua bocca o degli occhi e a sorridere. Fra i capitoli che scorrono in maniera estrememente fluida, anche per chi come me non è un gran divoratore di libri, è piacevole trovare delle frasi che caratterizzano la figura e i modo di trasmettere proprio del nostro TISI nazionale.
Insomma un libro che non può mancare nella vostra martial-libreria. Che dire, si parla già di un secondo libro, ma anche se non arrivasse mai, grazie Fede per questo enorme, ennesimo contributo donato al Jiu-Jitsu Italiano.
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