12.02.2020

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I Supereroi del Jiu Jitsu

Questo articolo-riflessione contro il doping, a mio parere stupendo, è stato scritto originariamente da Felipe Costa, cintura nera campione del mondo nel 2003. Questa è la traduzione in Italiano, spero vi piaccia.

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Sberla Marco Mencarelli

Fin da piccoli ci insegnano ad amare e ammirare i supereroi.

Non avendo ancora la capacità di distinguere la fantasia dalla realtà, vogliamo imparare a volare, arrampicarci sui muri, sparare ragnatele, avere forza infinita e poteri meravigliosi proprio come loro.
Quando siamo bambini crediamo che un giorno potremo fare tutte queste cose e siamo piuttosto sicuri che i nostri genitori le hanno già fatte o le stanno facendo.

Con il passare del tempo perdiamo la nostra innocenza: capiamo che quei non poteri non esistono e diventiamo in grado di capire qual è il punto massimo di perfezione che puó raggiungere un umano. La maggior parte delle persone, a volte con un po’ di rammarico, accetta il fatto che tutti quei poteri incredibili rimarranno soltanto nella nostra immaginazione e nei film al cinema.

Impariamo ad ammirare coloro che hanno raggiunto traguardi pazzeschi (senza avere superpoteri). Pensiamo che, se quella particolare persona è riuscita a compiere un record nel saltare una lunghissima distanza, nel vincere un combattimento o scalando più in alto di tutti, anche noi potremmo raggiungere quel grande traguardo con gli stimoli giusti.

Spesso, questi traguardi sono collegati agli sport, amatoriali o professionistici che siano. […]

La cruda verità è che pochissime persone vogliono pagare il prezzo. Per di più, a rendere la strada ancora più tortuosa, c’è il fatto che tra questi pochissimi solo alcuni riusciranno a raggiungere il livello di perfezione che desiderano. Così, quando si realizza questo, molti mollano o cambiano direzione, ponendosi obiettivi più aderenti alla propria realtà ma comunque lodevoli.

Ci sono, invece, quelli che si rifiutano di accettare i propri limiti e che faranno qualsiasi cosa pur di guadagnare quell’aura da superore. Sono quelli che prendono strade illegali ed immorali per arrivare al top, spesso usando sostanze dopanti che gli consentono di recuperare in fretta dagli infortuni, aumentare la propria forza, calare di peso rapidamente, ecc. Alcuni probabilmente non verranno mai scoperti, perchè sanno bene come aggirare le regole senza essere beccati, mentre altri vengono colti con le mani nel sacco.

Quando ció accade, le reazioni variano: c’è chi rimane in silenzio e chi si rifiuta di vedere la realtà stando ancora dalla parte dell’atleta che ha barato. I primi forse fanno così perchè anche loro fanno uso di doping e hanno paura di essere scoperti, mentre la logica che sta dietro ai secondi è il fatto che il non supportare più l’atleta si tradurrebbe nell’ammissione di essere stati ingannati, e che tutta l’ammirazione per quella persona è stata tradita. La cosa peggiore è che dovrebbero realizzare che tutte quelle gesta leggendarie non potranno essere mai riprodotte, perchè ad un certo punto si è andati oltre il limite delle abilità umane attraverso un imbroglio artificiale.

Per quanto mi riguarda, i Supereroi del mio sport sono quelli che ogni giorno pensano di arrendersi, ma poi trovano la forza per affrontare un’altra sessione di allenamento per poi, alla fine, vincere o perdere.
In ogni caso, hanno fatto il possibile per raggiungere il proprio massimo in modo umano. Quando vedo questo, mi sento orgoglioso e penso che in simili circostanze e con lo stimolo giusto, forse anche io potrei raggiungere quell’altezza.

Perchè, dopotutto, siamo tutti esseri umani.


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