“Nel Jiu-Jitsu e nella vita, le difficoltà fanno parte del percorso. Ma quando le cose vanno male, quando il risultato non è quello che ci aspettavamo, cosa facciamo? Invece di arrenderci alla frustrazione o all’autocommiserazione, abbiamo l’opportunità di dire Bene” – esattamente come insegna Jocko Willink – “Ogni ostacolo è una nuova opportunità: un’opportunità per imparare, rafforzarci, evolverci. Sul tatami e fuori, è così che cresciamo. Ogni fallimento è una lezione, e ogni volta che cadiamo è un invito a rialzarci ancora più forti. Non si tratta di evitare le cadute, ma di trasformarle in carburante per andare oltre. Affrontiamo insieme ogni battaglia e scopriamo il potenziale in ogni difficoltà.”
Quando pensiamo a un campione, la nostra mente corre subito alle sue medaglie, alle imprese memorabili, alle vittorie che lo hanno consacrato, senza soffermarsi sulle sconfitte, sulle delusioni che ha dovuto affrontare, sui momenti in cui si è sentito scoraggiato e, perché no, vicino a rinunciare.
Eppure, dietro ogni grande traguardo ci sono quelle cadute che lo hanno spinto a rialzarsi più forte. Quei momenti difficili rappresentano spesso il terreno fertile da cui nascono la determinazione e la resilienza che conducono al successo.
“Le persone che falliscono sono le persone che fanno!”
Quindi è molto importante reagire alla sconfitta….
Semplice? No.
Automatico? Nemmeno.
Accetta la sconfitta senza appellarti alla sfortuna o crearti degli alibi. È essenziale evitare di scaricare la responsabilità su compagni, allenatori o arbitri, anche quando esistono motivi concreti. Non si tratta di trovare colpevoli, ma di riconoscere il proprio ruolo e trarre insegnamenti preziosi per migliorare.
Le battute d’arresto sono, come le cadute, parte del processo per imparare a muoversi con sicurezza. La chiave è mantenere la fiducia nelle proprie capacità e continuare a tentare. Un simile approccio ti porterà sempre più vicino ai tuoi obiettivi, trasformando ogni difficoltà in un’opportunità di crescita personale.
Prenditi cura della “ferita” che una sconfitta lascia. Fai attenzione a come la tratti: curala con la consapevolezza di chi sei, del tuo valore, dei sacrifici compiuti e di ciò che hai già raggiunto. Nutri questa ferita con la maturità che hai sviluppato, sia come individuo che come membro della tua squadra. Infondile quell’entusiasmo che ti ha spinto a conquistare i tuoi obiettivi con la determinazione di un vincente. Gestire la “ferita” in questo modo non solo aiuta a rimarginarla, ma ti prepara a tornare più forte e motivato per affrontare nuove sfide.
Impara a considerare la sconfitta non come un dramma, ma come un’opportunità. In termini di apprendimento, la lezione che ricevi da una sconfitta rimane impressa molto più a lungo rispetto all’emozione effimera legata alla vittoria. Dopo ogni errore hai l’occasione di perfezionarti e diventare sempre più bravo. Se tieni davvero a ciò che fai e a come lo fai, più sbagli e più ti impegni subito dopo. Questo crea una costante ed esponenziale ottimizzazione delle tue capacità.
Riposati e riparti. Stacca la spina, ricaricati e al primo allenamento disponibile concentrati sui tuoi nuovi obiettivi, mettendo il focus su ciò che hai analizzato e che va migliorato. Non c’è niente di meglio che darsi da fare per superare una delusione. Più migliorerai, più saranno le volte che vincerai.
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