Le arti marziali miste italiane sono tornate in primo piano con l’entusiasmante evento “The Golden Cage 3”, il primo mai trasmesso sulla piattaforma UFC Fight Pass di Dana White. Tenutosi presso la Heaven Fight Arena del Team Aurora, l’evento ha proposto una giornata completa con 20 match, equamente suddivisi tra dilettanti e professionisti. Nonostante l’assenza del pubblico a causa delle restrizioni legate al Covid e qualche inconveniente nella trasmissione, gli atleti hanno regalato uno spettacolo coinvolgente, confermando la crescita delle MMA italiane nonostante le sfide imposte dalla pandemia.
Nel main event, Damiani ha ottenuto la sua terza vittoria in quattro mesi, sconfiggendo Saccaro con una presa al collo soli 25 secondi prima della fine del secondo round. L’incontro intenso ha visto scambi pesanti in piedi, con Saccaro che si è dimostrato un avversario temibile. Nonostante un momentaneo contrattempo da un calcio alle gambe, Damiani ha prevalso, puntando ora alla cintura dei Cage Warriors, titolo prestigioso già detenuto dalla stella delle MMA Conor McGregor.
Hammami ha proseguito la sua striscia vincente con uno spettacolare dominio di tre minuti contro Agalliu, concludendo l’incontro nel primo round. Nonostante l’esperienza di Agalliu nel Brazilian Jiu-Jitsu, la potenza di Hammami e il controllo a terra hanno costretto l’arbitro a interrompere il combattimento. Hammami, sicuro di sé e ambizioso, ha dichiarato alla telecamera: “UFC, ricordati il mio nome, sto arrivando.”
In uno scontro tra imbattuti, il giovane talento Baiano ha dimostrato il motivo per cui è considerato una delle promesse più brillanti delle MMA italiane. Con un potente knockout a 3 minuti e 10 secondi nel secondo round, il ventitreenne ha ottenuto la sua quarta vittoria da professionista in poco più di un anno e mezzo. Nonostante le abilità tecniche di Ben Amara, la vittoria di Baiano aggiunge prestigio alla sua crescente reputazione.
Il confronto tra Shestakov e Cogliandro prometteva emozioni a terra, e così è stato con una rappresentazione di tre round di alta intensità e tecnica. Cogliandro ha conquistato la vittoria con una decisione di 2-1 da parte dei giudici, smentendo l’idea che gli scontri a terra manchino di spettacolarità. Ora si mormora che Cogliandro sia sotto l’occhio attento della UFC; il tempo dirà se questa vittoria lo porterà più vicino al suo sogno.
La potente forza italo-irachena Mohammed Walid ha esteso il suo record professionale imbattuto a 3-0 con un’altra vittoria, questa volta con una presa al collo contro Fabio De Luca. Nonostante la preferenza di De Luca per lo striking, il dominio di Walid nel grappling ha prevalso.
In un match inizialmente programmato contro Dragan Pešić, impossibilitato a partecipare per restrizioni di viaggio legate al Covid, Belluardo ha affrontato Miceli con soli 24 ore di preavviso. La posizione dominante e i colpi di Belluardo hanno forzato l’interruzione pochi secondi prima della fine del terzo round. Miceli, in cerca di rivalsa per una sconfitta subita cinque anni fa, ha faticato senza una preparazione specifica per questo incontro.
Altri incontri hanno visto Hazan vincere contro D’Ambrosio con un knockout nel primo round, Girlean battere Patrizi con un knockout nel primo round, Sabatino vincere all’unanimità contro Enzo Tobbia nei pesi welter, e Ruggieri sottomettere Colucci nel terzo round nel Catchweight. “The Golden Cage 3” si è rivelato un ritorno trionfale per le MMA italiane, mettendo in mostra il talento e la resilienza del paese di fronte alle circostanze difficili. Mentre questi combattenti continuano a progredire, il futuro delle MMA italiane sembra più radioso che mai.
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